Le auto ibride:
tipologie, consumi e caratteristiche

auto ibride

L’ibrido può essere Mild, Full o Plug-in Hybrid: una scelta diversa sia rispetto alle automobili elettriche sia al bi-fuel

Ibrida, elettrica, bi-fuel, emissioni zero, plug-in: esiste un po’ di confusione in materia di alimentazioni e motorizzazioni auto alternative al tradizionale sistema che prevede un motore a combustione alimentato da benzina o gasolio.

L’ibrido, in particolare, viene spesso scambiato per la scelta più ecologica quando non sempre lo è, ed è diffusa una certa confusione sul funzionamento dei motori delle auto ibride.

Scopri di più sul mondo delle auto ibride.

Le diverse tipologie di auto ibride

Innanzitutto, ibrido e bi-fuel sono due cose diverse: i mezzi bi-fuel, o bimodali, coincidono per esempio con le automobili a doppia alimentazione benzina/gpl e benzina/metano. Le automobili ibride sono tutt’altra cosa: montano infatti due distinti motori, uno endotermico o a combustione, ed uno elettrico.

Un’auto hybrid consuma mediamente il 15-20% in meno rispetto ad un’auto tradizionale, in termini di carburante. L’efficienza è tale che il consumo del carburante può scendere fino all’ordine del 35-40% in contesti di guida urbana. 

Le auto ibride non sono tutte uguali, salvo per il fatto che sono generalmente dotate di cambio automatico: esistono diversi tipi di motorizzazione ibrida, con caratteristiche notevolmente diverse.

ricarica auto elettrica

Auto Mild Hybrid

Il motore ibrido attualmente più diffuso tra le automobili circolanti è quello cosiddetto Mild Hybrid. L’ibrido mild non consente la circolazione del veicolo in modalità elettrica: il motore elettrico è deputato a recuperare l’energia elettrica dispersa in fase di frenata ed accelerazione per usarla in assistenza al motore endotermico, che non viene mai escluso del tutto.

Il Mild Hybrid è una scelta ottimale per chi guida poco e soprattutto in città, dove l’intensità del traffico non permette grandi consumi, ma porta ai massimi livelli di efficienza il meccanismo di recupero di energia quando si accelera o si frena.

Full Hybrid, un passo verso l’elettrico

Il primo vero passo verso la circolazione elettrica, seppur estremamente limitato, si ha con la tecnologia Full Hybrid. Sviluppato ed usato in via prioritaria dalle case automobilistiche giapponesi, il Full Hybrid permette di circolare in modalità 100% elettrica per qualche chilometro

Può essere integrato soltanto su automobili a benzina, ma si trova molto spesso di serie, scelta decisamente da preferire rispetto ad una conversione. Come per il Mild Hybrid, si tratta di una scelta molto indicata per una guida essenzialmente cittadina. 

La tecnologia ibrida non presenta grandi vantaggi per coloro che usano l’automobile principalmente su autostrade o su lunghi tragitti, poiché la modalità elettrica è supportata al massimo fino ad una velocità di circa 30 km/h, e solo su alcuni modelli. 

Un’auto ibrida di questo tipo però, se usata nelle condizioni ottimali, può ridurre anche del 30% costi ed emissioni rispetto alla stessa auto alimentata a benzina

Il pacco batterie di un’auto Full Hybrid è generalmente da 1 o 2 kWh, e si trova sul fondo dell’automobile.

auto hybrid plug in

L’Ibrido Plug-in

Nel plug-in Hybrid le batterie possono essere ricaricate da una presa di corrente domestica oppure presso le stazioni di ricarica, le famose “colonnine” presenti in città. L’auto ibrida plug in è l’unica che consente di viaggiare per distanze nell’ordine di 50 chilometri in modalità 100% elettrica

Anche qui, il motore elettrico può escludere completamente quello endotermico soltanto fino ad una velocità, motivo per cui quando si viaggia a velocità generalmente sostenute l’ibrido non presenta grandi vantaggi, anzi.

L’auto ibrida pesa di più, a causa delle batterie, per cui è richiesta maggiore energia per lo spostamento; inoltre tutti i vantaggi dell’accesso all’elettrico vengono letteralmente annullati nelle lunghe percorrenze, poiché queste vengono affrontate unicamente dal motore endotermico.